“Da circa una settimana sono stati posti tutti agli arresti domiciliati le otto persone finite in manette il 26 maggio scorso al termine dell’operazione Restart eseguita dai carabinieri di Lucera in collaborazione il Nucleo Cinofili di Modugno. Per tutti l’accusa è di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Lo ha stabilito il tribunale del Riesame che ha deciso le posizioni dei lucerini Marco Petrone, 37 anni, Raffaele Guerrieri, 36 anni, Luigi Bevilacqua di 40, Maria Scioscia Maria di 58 e Adriano Petito di 44. Assieme a loro c’erano Saverio Michele Gorgone, 44enne di Biccari; Anna Lina Della Fazia, 55enne di San Severo, tutti rinchiusi nel carcere di Foggia, mentre Alberto Colombaro, 35enne di Vasto, era finito in una cella del penitenziario della sua città.
Secondo quanto riferito dal suo avvocato Giacomo Grasso, a Petrone non è stato imposto nemmeno il braccialetto elettronico ormai di prassi per la detenzione ai domiciliari.
Il blitz era scattato a seguito di un’indagine eseguita da dicembre 2013 ad agosto 2014, con una cinquantina di episodi di vendita di droga accertati da osservazioni, controlli e pedinamenti, e con un movimento che partiva da Lucera e si estendeva fino a San Severo, Vasto o ai piccoli comuni dei Monti dauni. Il bilancio parlava pure di numerose segnalazioni nei confronti degli acquirenti e del sequestro di 10 flaconi di metadone e 10 grammi di hashish.” (tratto da Luceraweb)
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